La Divina Commedia

 

La Divina Commedia ( l'aggettivo Divina fu aggiunto da Boccaccio) è un poema di Dante Alighieri , nato a Firenze nel 1265 e morto a Ravenna, dopo un lungo esilio, nel  1321. Scritto in terzine incatenate di versi endecasillabi e in lingua volgare toscana, è una delle più importanti opere letterarie della civiltà medievale e della letteratura universale.

Il poema è diviso in tre parti, chiamate cantiche, Inferno, Purgatorio, Paradiso, ognuna delle quali è composta da 33 canti (tranne l'Inferno, che contiene all'inizio un ulteriore canto, come introduzione). Ed è, infatti, proprio attraverso questi tre regni ultraterreni che il poeta immagina di compiere un viaggio, che lo porterà alla redenzione dai suoi peccati.

Il racconto dell'Inferno, la prima delle tre cantiche, si apre con un Canto introduttivo (che serve da proemio all'intero poema), nel quale il poeta Dante Alighieri racconta in prima persona del suo smarrimento spirituale; si ritrae, infatti, "in una selva oscura", metafora del peccato, nella quale era giunto poiché aveva smarrito la "retta via" della virtuosità (si ritiene che Dante si senta colpevole, più degli altri, del peccato di lussuria). Tentando di trovarne l'uscita, il poeta scorge un colle illuminato dalla luce del sole; tentando di salirvi, però, viene fermato nella sua scalata da tre belve feroci: una lonza (forse una lince), allegoria della lussuria, un leone, simbolo della superbia, e una lupa, che rappresenta l'avidità, i tre vizi che stanno alla base di tutti i peccati.

A salvarlo da queste tre bestie, però, gli si fa incontro l'anima del grande poeta Virgilio, che dopo aver cacciato le fiere, si presenta come l'inviato di Beatrice, la donna amata da Dante (morta a soli ventiquattro anni), la quale aveva pregato Dio affinché il poeta fosse redento dai peccati. Di qui Virgilio condurrà Dante attraverso l'Inferno e il Purgatorio perché attraverso questo viaggio la sua anima possa salvarsi dal male in cui era caduta. Ad accompagnare Dante nel Paradiso sarà Beatrice.

La Divina Commedia è composta da tre cantiche suddivise complessivamente in cento canti: la prima cantica (Inferno) comprende 34 canti (33 hanno argomento l' Inferno, una, la prima, è proemio all'opera intera), le altre due 33 ciascuno. Il primo canto dell'Inferno viene considerato un prologo a tutta l'opera: in questo modo si ha un canto iniziale più 33 canti per ciascuna cantica.

Tutti i canti sono scritti in terzine incatenate di versi endecasillabi. La lunghezza di ogni canto va da un minimo di 115 versi ad un massimo di 160; l'intera opera è di 14.233 versi. La Divina Commedia è dunque superiore in lunghezza sia all' Eneide virgiliana), sia all' Odissea omerica .

In particolare, la topografia dell'Inferno (   vedi immagine )comprende i seguenti luoghi:

-Un ampio vestibolo o Antinferno, dove vengono puniti coloro che nessuno vuole, né Dio né il demonio: gli ignavi.

-Il fiume Acheronte, che separa il vestibolo dall'inferno vero e proprio.

-Una prima sezione costituita dal Limbo, immerso in una tenebra perenne.

-Una serie di cerchi meno scoscesi in cui patiscono i peccatori incontinenti.

-La città infuocata di Dite, le cui mura circondano la voragine finale.

-Il cerchio dei violenti in cui scorre il fiume sanguigno del Flegetonte.

-Un burrone scosceso, che dà all'ottavo cerchio, chiamato Malebolge: il cerchio dei fraudolenti.

-Il pozzo dei Giganti.

-Il lago ghiacciato di Cocito, dove sono immersi i traditori.

La topografia del Purgatorio ha un Antipurgatorio, costituito da una spiaggia, su cui vengono traghettate le anime dall'angelo nocchiero che le preleva alla foce del Tevere, e da una valletta fiorita; in essa attendono di iniziare la loro purificazione i negligenti, i tardi cioè a pentirsi. Il purgatorio vero e proprio è un monte scosceso, formato da ampi dirupi e cerchi rocciosi, a ciascuno dei quali è preposto un angelo guardiano. Sulla cima del monte c'è il Paradiso terrestre, che ha l'aspetto di una foresta rigogliosa, popolata di figure allegoriche.

I nove cieli del Paradiso sono : Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno - più il cielo delle Stelle fisse e del Primo Mobile.

Tematiche : la tematica di fondo è la redenzione

- redenzione dell'umanità

- redenzione dell'anima del poeta dopo il periodo di traviamento (selva oscura)

Messaggi

- l'umanità con la guida della ragione (Virgilio) raggiunge la felicità naturale

- la guida della fede (Beatrice) porta alla felicità soprannaturale (Paradiso)

 

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