Il principe e il povero

Il libro che ho letto è stato scritto da Mark Twain, uno scrittore americano dell’ 800.

Esso narra dell’ incontro di due ragazzini appartenenti a due classi sociali diverse, nella Londra del sedicesimo secolo. I due giovani nacquero nello stesso momento, ma da famiglie differenti. Uno, Tom Canty, apparteneva alla famiglia povera dei Canty dove era maltrattato e per niente desiderato; l’altro Edward Tudor apparteneva alla famiglia nobile dei Tudor e suo padre era il re d’Inghilterra. I due giovani per una strana coincidenza erano identici.

Un giorno accadde che per caso i due si incontrarono, ognuno era affascinato dalla vita che faceva l’ altro, così si scambiarono i ruoli, senza che nessuno se ne accorgesse, in modo che Tom divenne principe, mentre Edward un povero straccione.

Dopo due giorni dallo scambio dei ruoli il re morì e come stabilito dalle leggi, dopo una settimana doveva essere incoronato il nuovo re, cioè il figlio primogenito. In questa settimana i due ragazzini ne combinarono di tutti i colori. Tom, non sapendo governare un regno, si sentiva perso e diceva cose a caso, tanto che pensarono che era malato. A parte questo era servito e riverito come non lo era mai stato. Nel frattempo Edward (il vero re) veniva mandato dai "genitori" a chiedere l’ elemosina e se non portava qualche spicciolo, come spesso capitava, veniva picchiato prima dal "padre" poi dalla "madre" ed infine frustato dalla perfida "nonna". La settimana trascorse e il sabato dell’otto novembre, giorno dell’ incoronazione, arrivò in fretta. Tom era agitatissimo: era lussuosamente vestito e centinaia di persone stavano prendendo posto davanti al trono. La cerimonia iniziò come stabilito alle dieci in punto, ci fu un lungo discorso fatto dal vassallo personale del "re" poi finalmente il momento tanto atteso, il vassallo stava ponendo sulla testa di Tom la corona quando, attirando l’attenzione di tutti, intervenne uno straccione (Edward) che disse che il vero re era lui.

Ci fu una risata generale, che fu interrotta da Tom che dava ragione al mendicante; allora per essere sicuri di quale era veramente il re tra i due, un vassallo, Miles fece delle domande ai ragazzini sul castello. Ci fu una sorpresa, rispose meglio lo straccione che spiegò degli scambi; Tom mortificato si riprese i suoi stracci e tornò alla sua vecchia baracca a fare il mendicante, mentre Edward salì al trono e iniziò per l’Inghilterra un’era di splendore.

In questo racconto, secondo me c’è una sola tematica che è la curiosità dei due ragazzini nel conoscere la vita dell’ altro. La storia che è narrata in questo libro mi è piaciuta molto, anche se in alcuni paragrafi non si spiegava bene.

 

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