Purgatorio – canto VIII  “ dei principi negligenti “:  principi presi più dalle cose terrene che da quelle dello spirito; si trovano in una valletta serena e amena e siedono su un prato verdissimo, pieno di fiori profumati e di vari colori; devono restare in Purgatorio un tempo pari alla durata della loro vita e sono sottoposti al tramonto alla tentazione del serpente.

 

 

      Era già l'ora che volge il disio

      ai navicanti e 'ntenerisce il core

   3 lo dì c'han detto ai dolci amici addio;

        e che lo novo peregrin d'amore

      punge, se ode squilla di lontano

   6 che paia il giorno pianger che si more;

        quand'io incominciai a render vano

      l'udire e a mirare una de l'alme

   9 surta, che l'ascoltar chiedea con mano.

        Ella giunse e levò ambo le palme,

      ficcando li occhi verso l'orïente,

 12 come dicesse a Dio: 'D'altro non calme'.

        'Te lucis ante' sì devotamente

      le uscìo di bocca e con sì dolci note,

 15 che fece me a me uscir di mente;

        e l'altre poi dolcemente e devote

      seguitar lei per tutto l'inno intero,

 18 avendo li occhi a le superne rote.

        Aguzza qui, lettor, ben li occhi al vero,

      ché 'l velo è ora ben tanto sottile,

 21 certo che 'l trapassar dentro è leggero.

        Io vidi quello esercito gentile

      tacito poscia riguardare in sùe

 24 quasi aspettando, palido e umìle;

        e vidi uscir de l'alto e scender giùe

      due angeli con due spade affocate,

 27 tronche e private de le punte sue.

 

 

Era già l'ora che suscita la nostalgia agli uomini, "naviganti" sperduti tra le onde del mondo terreno; l'ora in cui il primo biancheggiar delle stelle fa riaffiorare il ricordo di mondi lontani e del dì che agli amici dissero addio; e che l'uomo nuovo pellegrino, lontano dalla sua terra, in mondo nuovo, soffre di nostalgia se ode una campana lontana, che pare piangere il giorno, nel tempo che muore .

Fu allora che io, risvegliato nei ricordi del lontano felice passato, incominciai ad annullare il mio udito umano ed a vedere una delle anime che a mani giunte chiedeva di essere ascoltata.

Ella congiunse e levò al cielo  le palme, verso l'oriente, come dicesse a Dio: "Altro non chiedo che il vostro aiuto".

Ed iniziò il canto con così dolci note che mi fece uscire dalla mia concezione umana;

mentre le altre anime accompagnavano il canto,  protese verso le celesti sfere .

Aguzza, lettore, il tuo acume al vero  poiché il velo dell'incomprensione è ora sottile che certo il trapassarlo è facile.

Io vidi quell'esercito gentile guardare verso il cielo; e vidi scendere dal cielo due angeli con due spade fiammeggianti , che avevano le punte arrotondate, "non fatte per ferire".

 

 

 

 

 

 

 

home page