L'Ermetismo
Il nome di Ermetismo è usato per indicare un certo tipo di lirica del 1900, di non immediata comprensione per il lettore.Divenne di uso corrente dagli anni Trenta del secolo scorso. L’aggettivo ermetico sottolinea appunto l’impossibilità di cogliere il senso delle parole e del testo , se non si possiede la "chiave" per penetrare nei significati nascosti. La poetica ermetica si caratterizza per : ripetizione del vocabolo, a volte ossessiva ; uso della parola con un senso particolare per il poeta che l’arricchisce di significati; l’uso frequente di analogie,;contrazione della sintassi che produce più interpretazioni di una stessa frase, tutte accettabili; abolizione totale o parziale della punteggiatura ; nuovo valore dato alle pause che si arricchiscono di significati; ogni poeta cerca e trova un suo ritmo personale : sillabico in Ungaretti, vibrante in Quasimodo, cadenzato in Montale, ecc.
L’Ermetismo nei poeti si diffonde in Italia a partire dagli anni della prima guerra mondiale e trae le sue origini da alcuni poeti decadenti francesi, come Mallarmè , Valéry e Rimbaud. Si dice che la caratteristica di questa poesia è la sua oscurità, ma non è esatto: l’aspetto principale è invece l’essenzialità, e per ottenere questo risultato il poeta rifiuta il linguaggio della tradizione e accetta di esprimere solo quei sentimenti intimi e gelosi che appartengono esclusivamente al suo mondo interiore.Con questo il poeta vuole comunicare agli altri i propri sentimenti e desidera che gli altri li colgano con l’immediatezza con cui egli li prova : il sentimento deve scaturire "nudo" e deve imporsi grazie alla sua stessa forza, e non mediante la "bellezza" dell’espressione. Pertanto questa poesia ,pur cosi essenziale, è sofferta, trasuda dolore, ma ha grande forza evocatrice e comunicativa; talvolta basta un’unica parola per trasmettere un insieme di sensazioni provate. Per questo si avverte la necessità di un nuovo linguaggio.
Ed è così che la parola si carica di significati e di connotazioni , e assume importanza anche il suono, non però nel senso della musicalità convenzionale, come in D’Annunzio o Pascoli , ma nel senso di una armonia che legge sensazioni diverse e pensieri inattesi.
La poetica ermetica è stata accusata di disinteressarsi dei problemi reali, di essere estranea alla vita del proprio tempo, ma la realtà è che l’intellettuale ha difficoltà a integrarsi nella società industrializzata e di massa, realtà avvilente e banale,nella quale l’uomo rischia la mortificazione. Si preferisce allora far ricorso alla creatività individuale, guardare nel proprio mondo interiore, prediligere il tempo della memoria e il monologo interiore; si vuole anche denunciare la condizione esistenziale umana,fatta di angoscia,alienazione e solitudine.