Robert Musil e "L'uomo senza qualità"
Nasce a Klagenfurt, in Austria, nel 1880; nel 1901 si laurea in ingegneria meccanica e nel 1904 si trasferisce a Berlino, dove frequenta dei corsi di filosofia e psicologia sperimentale. Come ufficiale dell'esercito austriaco, vive l'esperienza della guerra e, successivamente, svolge l’attività di bibliotecario e redattore editoriale. Il suo capolavoro è L'uomo senza qualità, pubblicato, anche se mancante di alcuni capitoli, nel 1930-1933. Con Hitler al potere , torna a Vienna, ma , dopo l'annessione, si rifugia in Svizzera , dove vive quasi in povertà, continuando però a lavorare al suo incompiuto capolavoro.Muore nel 1942 .
Il protagonista del romanzo è Ulrich, uomo senza qualità, in quanto proteso verso tutte le possibilità intellettuali e vanamente impegnato a costruire il senso della propria esistenza. Ulrich è un colto ex ufficiale, abile nella matematica, eletto segretario di un comitato di aristocratici per celebrare il giubileo ( 1913 ) dell’imperatore austriaco Francesco Giuseppe. L’iniziativa va per le lunghe e si concluderà con un clamoroso fiasco. In questo filone principale si inseriscono diverse storie individuali : la crisi familiare di Walter e Clarissa, la quale finirà per impazzire ; il complesso legame che unisce Ulrich alla sorella Agathe, l’unica in grado di influenzare il paralizzante relativismo e possibilismo del fratello; il caso di Moosbrugger, sul quale pende una condanna a morte . Di rilievo, poi, la descrizione della decadenza dell'impero asburgico, chiamato ironicamente Kakania, e della stessa società borghese, un tema che si ritrova nella Cripta dei Cappuccini di Joseph Roth .
A L'uomo senza qualità Musil lavorò per gran parte della vita ed il romanzo è una straordinaria rappresentazione delle grandi crisi della prima metà del XX secolo. Nella Vienna alle soglie della Grande Guerra, il protagonista Ulrich, malato nell'anima e nel carattere, non riesce o si rifuta di dare forma alle proprie inclinazioni. Con la sua "intelligenza affascinata dall'esattezza scientifica e dall'infinita indeterminatezza del reale, Ulrich si presta con lucida ironia a quell'infinito gioco di simulazioni e dissoluzioni "che Musil rappresenta e interpreta con grande abilità.