TALENTI

( appunti )

 

Talenti, che è un quartiere del IV Municipio del Comune di Roma, corrisponde all’area di circa 150 ettari, con una popolazione intorno ai 50.000 abitanti,compresa all’interno delle strade seguenti: via della Bufalotta, via di Casal Boccone, via Nomentana, via Romagnoli, viale Ionio. Sul piano dell’urbanizzazione, la zona risulta ancora in via di espansione, e di certo con una migliore pianificazione rispetto al passato, ma non sempre nello spirito di quello svilupposostenibile che mira alla preservazione del patrimonio naturalistico e storico di un territorio.

Fino agli Cinquanta il quartiere Talenti era davvero ancora tutta campagna, animata da pastori con le loro greggi  al pascolo e scandita da casali e procoi,  e nell'attuale via Romagnoli sorgeva solo un fabbricato, dove c'e la farmacia, costruito due anni prima dall'ingegnere Pier Carlo Talenti con 30-40 appartamenti ceduti in affitto gratis per un biennio allo scopo di attirare famiglie alquanto restie per la mancanza di mezzi pubblici. Tale zona faceva parte di un latifondo di proprieta Talenti

 

 Ha potentemente contribuito a modellare il territorio nel corso dei millenni anche l'intensa azione di erosione causata dal sistema delle acque di superficie. Oltre al Tevere ed all'Aniene, un numero consistente di fossi è presente anche oggi nella parte non edificata dei territorio circoscrizionale, con tutta la ricchezza in termini naturalistici e storici che la loro presenza comporta e con tutte le contraddizioni derivanti dal rapporto con una città cresciuta in molti casi al di fuori di ogni pianificazione urbanistica. Nelle zone urbanizzate per esempio spesso il sistema viario si è sovrapposto a quello di preesistenti corsi d'acqua (in qualche caso, come per via Monte Cervialto o via di Val Melaina, la strada è stata costruita sull'alveo del fosso) con conseguenti comprensibili problemi per l'assorbimento delle acque in caso di forti piogge e talora per la stessa stabilità degli edifici.

 

 

Tra  via della Bufalotta e via Ugo Ojetti, esiste una grande zona verde, un vero polmone, purtroppo ammalato per la sporcizia e le discariche abusive. Ha 1'apparente aspetto di una collina incontaminata e selvaggia perche vi pascolano mucche e cavalli tranquillamente, ma questi sono costretti a brucare 1'erba tra le carcasse di automobili, materassi sventrati e ogni sorta di elettrodomestici, che aumentano a mano a mano che ci si addentra nella piccola boscaglia. Leonardo Guarnieri (nell'articolo «Parco Talenti fra volpi e water», in «La Quarta», anno v, n. 3) nota, inoltre, che «all'altezza di via Ugo Ojetti, immersi fra tigli c aceri, tre grandi acquitrini popolati da anfibi e pesci, offrono ospitalita ad alcuni uccelli acquatici; lo sanno in pochi, e meno male, ma quei pochi non si sono fatti scrupolo di andare a gettarc li la loro vecchia cucina... Questo parco, che per la sua flora e fauna (oltre alle volpi e ai ra- paci notturni vi sono state avvistate delle lepri) dovrebbe essere una zona protetta, muore sotto gli occhi di chi lo pugnala o lo sta a   

L'estensione della città e la trasformazione dell'Agro Romano

L'edificazione del territorio risulta scarsa fino alla fine della seconda guerra mondiale; la zona, quasi interamente di proprietà della famiglia Talenti, fa parte dell'Agro Romano, dove i casali si alternano a bei viali alberati e campagna coltivata.

I primi nuclei abitati, come Rebibbia e San Basilio, sorgono soprattutto lungo la via Tiburtina, ma è già presente sulla via Nomentana un nucleo di casette in via del Podere Rosa.

 

La rapida trasformazione del territorio intorno all'attuale parco inizia nei primi anni '50 quando, dopo la guerra, si assiste in tutta la città ad una fase di espansione e di ricostruzione.

 

 

 I grandi proprietari terrieri si trasformano in costruttori, vendono parte delle proprietà o costruiscono in prima persona interi quartieri.

In questi anni viene edificato Montesacro, al di là di via Nomentana; Rebibbia e Podere Rosa si espandono e si intensificano; nasce San Cleto tra via Nomentana e via del Casale di San Basilio.

 

Successivamente, a partire dagli anni '70, vennero realizzati i grandi quartieri Casal de' Pazzi e Nuovo Rebibbia.

 

Nel 1990, infine, la costruzione del quartiere Cecchina-Nomentano cancella una delle poche aree agricole superstiti.

 

 

 

IL QUARTIERE TALENTI

 

Nei primi anni quaranta esisteva una grande azienda agricola chiamata "Talenti" dal nome dello stesso titolare, Ing. Pier Carlo Talenti. Successivamente, negli anni cinquanta, l'azienda Talenti si fuse con una grande impresa stradale il cui titolare era l'Ing. Todini; pertanto l'azienda venne chiamata "Impresa Todini & Talenti".

 

Negli anni sessanta l'impresa ebbe l'autorizzazione da parte del Comune di Roma di poter costruire sui propri terreni delle abitazioni nonché scuole, parchi ed altre strutture di pubblica utilità. Così nacque il quartiere Talenti che ha i seguenti confini:

 

- a nord è delimitato da Casal Boccone;

 

- ad est da Via Nomentana;

 

- a sud da   Via Ettore Romagnoli e Via Luigi Capuana;

 

- a Ovest da  Via della Bufalotta, angolo Via Casal Boccone.

 

Per concludere, negli anni '50-'60 il quartiere aveva un servizio di trasporto pubblico privato chiamato "Siria" che durò fino al 1965. Il costo del biglietto per singolo passeggero era di £.15! Attualmente esiste nel parco Talenti una grande villa recintata appartenente agli eredi Talenti.

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