"Damnatio memoriae"

Nerone

Nella Roma antica, ma anche presso gli Egizi e i Greci, la "damnatio memoriae" ( la condanna della memoria )  consisteva in un provvedimento di condanna che prevedeva la  cancellazione di tutti quegli elementi, come le iscrizioni, le immagini e i ritratti, in grado di ricordare un personaggio resosi responsabile di atti gravissimi e imperdonabili. Tra i romani colpiti dalla "memoria damnata" sono da ricordare Marco Antonio, rivale di Ottaviano Augusto, e gli imperatori Nerone e Domiziano.

Nell'antico Egitto il caso più noto e documentato è quello della regina Hatshepsut ( XV secolo a.c. ) che regnò travestendosi da uomo e portando una finta barba; alla sua morte, Thutmosi III riprese il potere, di cui Hatshepsut lo aveva ingiustamente privato, e impose di cancellare le immagini e i documenti con il nome della defunta regina

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